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La Direttiva Europea 2010/31/CE stabilisce che gli edifici di nuova costruzione dovranno avere un fabbisogno energetico “quasi zero” a partire dal 31 dicembre 2020.

I principi dell’edilizia ecosostenibile ed a basso impatto energetico sono la ragione profonda dello Studio che ho fondato e nel quale sono confluite le pluriennali esperienze teoriche e pratiche mie e dei miei collaboratori. Il mio Studio Tecnico, opera nel campo dell’edilizia ecosostenibile ed a basso impatto energetico per i seguenti aspetti: Analisi dello stato di fatto; Audit energetici; Sviluppo di più proposte con valutazione dei costi/benefici; Progettazione; Direzione lavori; Progettazione esecutiva; Analisi dei materiali; Certificazioni energetiche; Costruzioni con budget fisso.

Questo Blog si prefigge di dare un aiuto concreto a chi vuole capire il problema alla radice, a chi vuole risolverlo in maniera autonoma o con un aiuto, a chi vuole conoscere come funziona la propria abitazione. Lo scambio di opinioni e conoscenze tra esperti del campo e non, è la maniera migliore di espandere la consapevolezza di una buona costruzione, poiché oggi abbiamo la grande fortuna di avere le conoscenze tecniche assodate da tempo e la tecnologia per utilizzarle.
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CASA DI PAGLIA

Nell'immaginario collettivo il lupo soffia sulla casa di legno e poi su quella di paglia dei porcellini  abbattendole e soddisfando i suoi biechi intenti alimentari, ad esclusione del porcellino nella casa di mattoni che la vince sul lupo. Nell'immaginario di chi le case di paglia le fa, il lupo si siede accanto alla casa di mattoni ed aspetta un terremoto che fa crollare la casa e..... gnam.
Parlare di muri di paglia sembra una cosa d'altri tempi, roba da fricchettoni, ma se si analizza bene questo materiale si scoprono qualità intrinseche ed estrinseche eccezzionali, tali che vanno prese con le dovute considerazioni in rappoprto al tipo di lavoro da effettuare e non sullo slancio emotivo che l'utilizzo della paglia istintivamente predispone.
La paglia si trova in balle (circa cm 45 x 30 x 100) o balloni (circa cm 80 x 120 x 180) che vengono prodotte dagli agricoltori anche con misure o densità a seconda delle richieste della clientela e con le dovute tolleranze del caso. La tecnica di posa per la formazione di un muro è tipo i mattoni tradizionali, le balle vengono poste l'una sull'altra a giunti sfalsati, poi compresse con cinghie o corde, vengono quindi riempiti i vuoti con ulteriore paglia ed a muro ultimato viene intonacato. Si presterà estrema attenzione all'umidità di risalita con accortezze adeguate, nonchè alla protezione della paglia durante il tempo in cui è ancora senza intonaco ed accatastata per l'uso, nonchè alla scelta del materiale in fase di acquisto tale che non presenti internamente un'umidità troppo elevata che possa innescare dei punti di marcescenza. La valenza termica della paglia si attesta su valori bassi (Lambda = 0.045 W/mK) e può essere utilizzata come muratura di tamponamento, come cappotto esterno o come isolante sul tetto. Il costo di acquisto estremamente basso (soprattutto in rapporto ad altri materiali con le medesime caratteristiche termiche) la reperibilità elevata ed il concetto di materiale estremamente naturale ne farebbero il materiale da isolamento perfetto se non esistessero i problemi di mancata conoscenza del materiale e la corretta della posa da parte di professionisti nell'ambito progettuale e manuale. Esteticamente, una casa di paglia, non è diversa dalle altre, tutto dipende dalla soggettività estetica dei proprietari, come del resto per tutte le altre abitazioni con tutti i tipi di materiale. Questo tipo di tecnica si presta bene nel concetto di autocostruzione per la diminuzione dei pesi da mobilitare (non sempre, ma in linea generale), per la facilità di interazione con il materiale, per la tecnica di messa in opera (naturalmente previo un corso ed assistenza adeguati) e per la relativa facilità di acquisto e trasporto privato.